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PERICOLO: in aumento i bambini che violentano di altri bambini

Il porno carbura la violenza… anche sui bambini.

L’ospedale Children’s Mercy (Kansas City, USA) ha riportato e curato oltre 1000 piccole vittime di abusi di cui il 50% era stata violentate dai altri bambini.

Questo pericoloso e allarmante trend è causato dalla facilità con cui i bambini possono accedere alla pornografia online tramite il cellulare/tablet.

“la cosa scioccante per noi tutti che stiamo raccogliendo i dati è che circa la metà dei predatori sono minorenni”, ha dichiarato Heidi Olson, coordinatrice della Sexual Assault Nurse Examiner (Sane), ossia delle infermiere che in ospedale si occupano di esaminare gli abusi sessuali.

Quanto è emerso dalla stima fatta è che questi “baby-violentatori” hanno un’età media che va dagli 11 ai 15 anni, mentre le loro vittime sono in maggioranza bambine tra i 4 e gli 8 anni.

BABY-PREDATORI

Le vittime stesse hanno raccontato che i “baby-predatori” facevano vedere loro delle immagine pornografiche da emulare oppure le riprendevano prima che avveniva l’abuso. Alcuni “baby-violentatori” hanno ammesso di aver visionato pornografia online.

Jennifer Hansen, pediatra, ha aggiunto che molto bambini che sono esposti alla pornografia (anche senza che i genitori abbiano la più pallida idea) già all’età di 4-5 anni.

Rene McCreary, direttrice di Mocsa, associazione che aiuta le vittime di abusi sessuali e anche bambini che dai 6 anni ai 14 anni agiscono in maniera sessualmente violenta ha dichiarato alla tv 41 Kshb Kansas City che “quello che vediamo sono sempre più ragazzini e bambini con problemi di comportamento sessuale e sempre più bambini che hanno accesso alla pornografia” motivo per cui “il 25 per cento delle violenze sessuali sono commesse dai bambini”.

CONVERSAZIONE SCOMODE MA NECESSARIE

il Children’s Mercy ncoraggia i genitori ad avere quelle conversazioni scomode con i loro figli sulle immagini che vedranno online o sul proprio smartphone, ma soprattutto incoraggiano a limitare ciò che i bambini possono vedere online (come spiega bene il libro “Pornolescenza”).

Fonte: KSHB